Castel del Piano - Guida Turistica

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 Castel del Piano in (provincia di Grosseto) è un comune con poco più di quattromila abitanti, dista dal capoluogo 56,2 km. Si estende per una superficie complessiva di 67,78 chilometri quadrati. Ha una densità di popolazione pari a 63,90 abitanti per chilometro quadrato. Il centro del comune si trova a 637 metri sopra il livello del mare. Peculiare risulta essere la configurazione territoriale del comune che risulta compreso tra i 93 e i 1.738 metri sul livello del mare.
  L'escursione altimetrica complessiva è quindi pari a ben 1.645 metri. Castel del Piano, "Facile Primum" come ebbe a dire Papa Pio II Piccolomini che lo raccontò nei suoi "Commentari": -..terra che per bellezza del luogo, per la comodità della situazione e per l'amenità del paese può senza dubbio dirsi la prima fra le altre del Monte Amiata...- Numerosi reperti rinvenuti nelle immediate vicinanze riferibili al Paleolitico, neolitico e alla civiltà etrusco romano, rendono antichissime le sue origini. Forse gli Etruschi sfruttavano le miniere di cinabro del Monte Amiata. Nell'890, Casale Plana (Castel del Piano) è tra i possedimenti della grande Abbazia benedettina-cistercense di Abbadia San Salvatore, alle cui vicende politiche ed economiche si legò fino al 1198. Nel 1214 passò ai Conti Aldobrandeschi di Santa Fiora, che nel 1330 concessero a Siena metà di Castel del Piano in garanzia dell'accettazione delle condanne loro inflitte dal Comune. Sotto la dominazione senese, grazie al valore dimostrato nelle guerre contro i Conti di Santa Fiora, Castel del Piano ebbe i suoi primi Statuti (7 settembre 1393). La "Fiera di merci e bestiame" del 9 settembre venne ugualmente concessa dal Comune di Siena nel 1402, ed è durata ininterrottamente fino ai giorni nostri. Nel 1431 quattro soldati nati a Castel del Piano (Vagaggini, Ricci, Donati e Arrighi) come ex voto per lo scampato pericolo nella guerra contro il Conte Orsini di Pitigliano, avrebbero portato a Castel del Piano la santissima effigie della Madonna (derivata dalle composizioni del quattrocentista Sano di Pietro) ed edificato il primo nucleo dell'attuale Chiesa della Madonna delle Grazie.
 Successivamente, Castel del Piano seguì le sorti della Repubblica Senese e dopo la sua caduta (nel 1555) e la caduta di Montalcino nel 1559, passò ai Medici di Firenze. Tra la fine del sec. XVII e l'inizio del XVIII sono attivi in Castel del Piano i pittori di Scuola Senese Nasini: Francesco, Antonio Annibale, Giuseppe Nicola, Antonio, Tommaso, Giacomo Francesco e Apollonio; al numero civico 43 di Corso Naini troviamo infatti la casa natale di alcuni di loro, come ci ricorda una lapide del 1869. Nelle battaglie di Curtatone e Montanara (1859-1860) combatterono due cittadini di Castel del Piano: Andrea Fratini e Achille Franci; Francesco Magliacani e Giuseppe Sorbelli furono accanto a Garibaldi, tornati al paese natio vollero ricordare l'impresa con due panchine di pietra trachitica in Piazza R.G. Carducci, il popolare Piazzone, su una delle quali vi è inciso "uno dei mille". Molti figli di Castel del Piano parteciparono alla Grande Guerra, e il loro sacrificio è ricordato nel Parco della Rimembranza.